Configno – Veduta

La frazione si trova a sud ovest di Amatrice da cui dista poco più di 7 km.

Configno è posta nell’alta valle del fiume Tronto e rappresenta una delle numerose “ville” di Amatrice, ossia uno dei numerosi insediamenti aperti (cd. ville) che sin dal Medio Evo hanno popolato la conca del comune reatino.

Origine del nome

Il nome della frazione deriverebbe, con tutta probabilità, dalla sua posizione di confine tra due storiche Diocesi, quella di Rieti, l’antico territorio falacrino (di cui Configno faceva parte) e quella di Ascoli, corrispondente all’antico territorio summatino.

Di ciò vi sarebbe prova in un privilegio concesso nel 1182 da papa Lucio III al vescovo di Rieti nel quale vengono descritti dettagliatamente i confini della diocesi reatina.

Storia

Una delle prime testimonianze storiche dell’esistenza della frazione di Configno, sita peraltro in una zona da sempre abitata dall’uomo e molto frequentata in ragione della vicinanza con l’antica Via Salaria, è un documento del 9 giugno 818 con cui l’imperatore Ludovico il Pio, concede al monastero di Farfa il gualdo di rivo curvus,gualdum nostrum in finibus reatinae civitatis, qui nuncupatur rivus Curvus (…) Diende ad Confinium…”. Il rivus curvus, secondo alcuni studiosi (1) corrisponderebbe, verosimilmente, alla limitrofa zona di Fosso Ritorto, nei pressi del Rio di Scandarello, ove la strada che da Verrico conduce verso nord, dopo la frazione di Scai, piega di quasi 180° verso sud.

Anche in un altro documento, relativo alla fondazione del monastero di S. Benedetto in Sommati, risalente al 990, si fa riferimento alla “via quae pergit a Confinio”.

Già dal 568 d.c., in seguito all’invasione longobarda in Italia, il territorio di Amatrice e con esso Configno, viene annesso al Ducato di Spoleto, suddiviso in Comitati e Gastaldati.

In particolare, la parte orientale della zona, corrispondente al territorio “summatino” vero e proprio venne inclusa nella contea (e diocesi) del “comitato di Ascoli” all’interno della Marca di Fermo; quella occidentale, corrispondente alla valle superiore del Velino in ci ricadevano le attuali frazioni di Scai, Torrita, Alegia, Casali, Forcelle, Bagnolo, Pasciano, S.Giorgio, Comelle, Roccapassa e appunto Configno, venne inclusa nella contea (e diocesi) del “comitato di Rieti”.

Dopo la caduta dell’Impero romano d’Occidente Configno, come molte altre ville di Amatrice, passerà attraverso le successive dominazioni bizantina, longobarda, normanna, e infine al Regno Borbonico.

Dopo l’unità d’Italia, come il comune Amatrice, farà prima parte dell’Abruzzo aquilano (Abruzzo Ultra) e poi, dal 1927, a seguito della creazione della provincia di Rieti, del Lazio.

A seguito dei terremoti del Centro Italia del 24 agosto 2016 e del 30 ottobre 2016 molti edifici dell’abitato di Configno sono andati distrutti o sono stati gravemente lesionati, soprattutto nella zona più antica della frazione.

In particolare, la Chiesa di Sant’Andrea e l’ottocentesco palazzo Betturri, con la torre e l’orologio, hanno subito gravi danni.

Illeso invece il fabbricato del Museo delle Arti e Tradizioni Popolari.

Monumenti

Architetture religiose

La Chiesa di Sant’Andrea, risalente probabilmente alla fine del ‘400.

Ha un campanile a vela con due campane affiancate. L’interno a navata unica e soffitto a carena. Nella parete di fondo, dietro l’altare maggiore, è posto un grande quadro dipinto su tavola con cornice riccamente dorata, di probabile scuola crivellesca (fine ‘400 – primi ‘500) rappresentante la Madonna in trono col Bambino e ai suoi piedi S. Giovanni Battista bambino, e ai due lati S. Andrea Apostolo, cui è dedicata la chiesa, (a sinistra) e S. Sebastiano (a destra).

Sulla parete sinistrasi ammira un affresco della Madonna in trono con Gesù lattante, due angeli, S. Pietro e Paolo ad opera di un ignoto pittore chiamato da Verani il “maestro di Configno” datato 1476. L’opera è venuta casualmente alla luce nel corso di lavori di restauro del 1964, rappresenta la Vergine Maria nell’atto di nutrire il Bambino.

Sull’altare nella parete destra, grande quadro barocco rappresentante l’Annunciazione ed antico ciborio in legno.

La prima testimonianza storica certa della chiesa è del 1549 quando essa venne visitata dal a seguito di una visita del Vescovo Aligeri.

Chiesa di Santo Stefano: sorgeva in località Coppa Bianca, scomparsa nel XVIII secolo.

Aree naturali

A poche centinaia di metri dall’abitato di Configno, si trova l’Oasi di Orie Terme, un parco naturalistico ricco di sorgenti, in cui, tra boschi di castagni, querce e faggi secolari dimorano stabilmente cervi e daini. Il parco si caratterizza per ospitare numerose opere e un monumentale Calvario ispirate a La buona novella del cantautore Fabrizio De Andrè.

A nord di Configno si trova il lago di Scandarello, un lago artificiale formato dallo sbarramento della diga costruita lungo il corso del Torrente Scandarello, affluente del Tronto.

Società

I primi censimenti ufficiali di Configno del 1663 contano circa 20 famiglie e 120 persone, che divengono 149 nel 1728, 230 nel 1793 e 260 nel 1877.

Con Regio Decreto del 21.12.1864, il nuovo Regno D’Italia istituisce un Registro di Popolazione per ogni Comune del Regno. Dal Censimento del 1879, la frazione di Configno contava 249 abitanti, 200 residenti, 119 uomini e 135 donne (2)

Nel 1921 gli abitanti erano scesi a 174, 118 nel 1961, 90 nel 1971 e appena 43 nel 1991.

Oggi si contano circa 30 persone stabilmente residenti che salgono a poco meno di 300 durante la stagione estiva.

Musei

 

Il Museo di Configno

Museo delle Arti e Tradizioni Popolari di Configno: il museo ha sede in un antico fabbricato della frazione e venne edificato nel 1928 da un abitante del luogo, tale Corteggiani Giulio fu Evangelista e utilizzato come scuderia.

L’attuale museo è aperto dal 2010 ed è gestito da un Ente culturale e raccoglie molti materiali, scritti e reperti che documentano la storia della comunità locale e il suo rapporto col territorio, con diverse collezioni di temi legati all’agricoltura, alle attività artigianali, al mondo domestico e all’arredo scolastico. Un angolo è dedicato alle origini degli spaghetti all’amatriciana.

Ogni anno, nel mese di agosto, dal 1978, Configno rappresenta il traguardo della famosa corsa su strada internazionale Amatrice-Configno, gara podistica della lunghezza di 8,5 km, in cui notoriamente gareggiano fianco a fianco campioni Olimpici e Campioni mondiali con gli atleti Amatori.

Infrastrutture e trasporti

La frazione è posta proprio lungo la Strada Statale 260 Picente che collega l’entroterra abruzzese con quello marchigiano. Ad Amatrice, infatti, S.R. 260 Picente si inserisce nella consolare Salaria che conduce ad Ascoli Piceno e, proseguendo, a San Benedetto del Tronto.

Fonte Wikipedia

La mappa del territorio di Configno